2018 – Cambia denominazione in Società Sportiva Dilettantistica Varese Calcio S.r.l. Di seguito lo staff tecnico, tratto dal sito ufficiale della società. La struttura in origine serviva a produrre il gas di città per l’illuminazione pubblica, poi con l’avvento delle elettricità e fino agli anni cinquanta fu sede del canile municipale e in seguito custodì quattro antiche carrozze funebri messe poi in sicurezza in altra sede. I riti della Settimana Santa entrano nel vivo il mercoledì mattina, con la sfilata della Real Maestranza, composta da tutte le categorie degli artigiani della città e il cui capitano riceve dal sindaco le chiavi della città. Nel campionato 1970-71 il Cardi Chievo debutta in Promozione allenato dalla coppia composta da Francesco Broggiato e Lino Ottolini, esprimendosi oltre le aspettative: alla settima giornata i gialloblù guidano la classifica e al termine del girone d’andata sono secondi. Brescia nella seconda giornata), facendo così registrare un record personale. Per l’ultimo prodotto prima del grande addio alla propria Nazionale (che da dopo l’Europeo si affiderà a Nike), il brand tedesco Adidas opta per una prima maglia tradizionale, sperimentando invece in maniera accattivante sulla seconda. Sala espositiva allestita nei locali seminterrati della parrocchia di San Pio X, in via Napoleone Colajanni, ospita quindici delle sedici vare, i gruppi scultorei in gesso e cartapesta realizzati nella seconda metà dell’Ottocento, che sfilano per le vie del centro storico durante la sera del Giovedì Santo.
La proposta di trasferire le vare nel nuovo «museo delle Vare», realizzato ad hoc nel palazzo ex GIL, non ha avuto seguito a causa dell’opposizione dei proprietari delle vare, restii a trasferirle nei nuovi locali. Di seguito l’elenco delle sedi sociali e dei campi di gioco utilizzati dalla S.S. Credo di essere uno dei maggiori sostenitori di Max Allegri al mondo, ma credo di essere anche piuttosto realista e obiettivo e, quando ritengo che una storia sia finita, sono convinto che la cosa migliore per tutti sia che le strade si separino, senza mai guardarsi indietro. Sono inoltre esposte anche cartine geologiche e piani topografici delle zolfare, nonché una ricca collezione di foto d’epoca. Questo era composto da una quarantina di vasche ed era dotato di un sofisticato impianto di riscaldamento sotterraneo e di scarico delle acque. Era costruito su alti strapiombi, difeso da solide mura, abbatture nel XVII secolo, e protetto dal castello, che si trovava in posizione praticamente inespugnabile.
Festa patronale, celebrata il 29 settembre, in onore di San Michele Arcangelo, al quale viene attribuito il miracolo di aver salvato la città dalla peste nel 1625. Una settimana prima di tale data, il simulacro dell’Arcangelo, realizzato dallo scultore Stefano Li Volsi nel XVII secolo, viene spostato dall’altare della navata destra della Cattedrale all’altare principale. Ricorrenza, anch’essa dedicata al santo patrono, che viene celebrata l’8 maggio, nell’anniversario dell’apparizione del santo a Francesco Giarratana, frate cappuccino a cui viene ricondotta l’origine della devozione della città a san Michele. Durante la settimana di festeggiamenti viene allestita la tradizionale fiera di San Michele. Con tale definizione si indica l’insieme di riti e manifestazioni che si tengono in città la settimana che precede la Pasqua. Lo stesso argomento in dettaglio: Settimana Santa di Caltanissetta. Si tiene il 28 dicembre ed è legata al terremoto di Messina del 1908 che devastò la Sicilia orientale e la Calabria meridionale, ma non Caltanissetta. È legata alla costruzione del monumento al Redentore, sul monte San Giuliano, voluta da papa Leone XIII insieme all’edificazione di altri diciannove monumenti in tutta Italia in occasione del Giubileo del 1900. Il monumento diede inizio al culto del Cristo Redentore a Caltanissetta, che ha come massima espressione la festa che si svolge il 6 agosto, in concomitanza con la festa liturgica della Trasfigurazione.
Vengono portate in processione le statue di San Michele, del Redentore e dell’Immacolata, quest’ultima realizzata in legno, interamente ricoperta con foglia d’argento, allo scopo di ricalcare la visione descritta nel brano dell’Apocalisse di Giovanni conosciuto come «La donna e il drago» («una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle»). Si deve a monsignor Giovanni Speciale il riordino della biblioteca e la schedatura dei volumi; alla sua morte lasciò circa settemila volumi che costituiscono il fondo a lui intitolato. Nel 1984 arrivò il primo successo in Coppa d’Africa per il Camerun, che in finale ebbe la meglio sulla Nigeria vincendo per 3-1. Nel 1986 i leoni campioni uscenti arrivarono di nuovo in finale, ma a prevalere fu l’Egitto ai tiri di rigore, dopo lo 0-0 dei tempi supplementari; l’attaccante camerunese Milla fu capocannoniere del torneo. In vista della prima avventura in serie cadetta vengono confermati i vari protagonisti della stagione precedente come capitan Mirko Stefani, Michele De Agostini, Salvatore Burrai, Roberto Zammarini, Davide Gavazzi, Patrick Ciurria e Gianvito Misuraca e a rinforzare la rosa arrivano il portiere Michele Di Gregorio, il centrocampista Tommaso Pobega e l’attaccante Luca Strizzolo (che alla fine del campionato risulterà capocannoniere della squadra con 8 reti).
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