FootballClubShop è nato dalla passione per il calcio e dalla volontà di offrire a tutti i tifosi la possibilità di esprimere il loro amore per il gioco attraverso maglie da calcio di qualità. Tuttavia il 13 giugno 1986 giunge una sentenza che condanna i vicentini per un’inchiesta federale per illecito sportivo, e promuove il Chievo in Serie C2: la società dunque entra per la prima volta nella storia nel calcio professionistico. Nel 1930 la società assume un carattere polisportivo e viene denominata Parma Associazione Sportiva. Nel 1990 Luigi Campedelli torna presidente della società, e la sua prima decisione è quella di cambiare il nome della squadra in Associazione Calcio ChievoVerona, allo scopo di identificare maggiormente la formazione con la città. Con una formazione fortemente colpita dalla contemporanea cessione di Donnarumma e Coda, nella stagione 2017-2018, la Salernitana disputò un campionato molto simile al precedente, caratterizzato dall’avvicendamento in panchina tra Alberto Bollini e Stefano Colantuono, oltreché da una vana rincorsa ai play-off, conclusa anzitempo. Per la stagione successiva, il presidente nomina l’ex calciatore Giovanni Sartori nel ruolo di direttore sportivo del club e Alberto Malesani nuovo allenatore. L’organico a disposizione di Malesani non tarda a dimostrare il suo valore, e alla settima giornata il Chievo si ritrova secondo a soli tre punti dal Lecce capolista.
Da segnalare a fine gara, durante i festeggiamenti, un gesto di pace tra Malesani e Luiso, che aveva disputato la partita con la maglia degli irpini. Ad ottobre inoltre vengono effettuati gli ulteriori innesti di De Cesare, di Pivotto e soprattutto di Eugenio Corini, che successivamente diverrà uno dei più rappresentativi giocatori ad aver vestito la maglia del Chievo. Tuttavia, i diversi innesti in squadra come l’attaccante Cerbone, Fiore (in prestito dal Parma), Lanna, Giusti e Marazzina, consentono al club di disputare un campionato oltre le aspettative, ritrovandosi persino tra le pretendenti alla promozione in Serie A. A lasciare invece i clivensi in estate sono, tra gli altri, Gentilini e Antonioli, che erano stati tra i protagonisti della salita nella serie cadetta. Tra gli altri, giungono in riva all’Adige il centrocampista Giuliano Melosi e il difensore Lorenzo D’Anna, quest’ultimo destinato a diventare, successivamente, capitano e bandiera della squadra oltre che allenatore della primavera e, in seguito, della prima squadra. Nel settembre 1994 i clivensi incontrano per la prima volta nella loro storia una delle big del calcio italiano, la Juventus, in occasione del secondo turno di Coppa Italia: dopo lo 0-0 di Torino, i gialloblù cedono 3-1 in casa, e vengono eliminati dalla competizione dalla «Vecchia Signora».
Secondo l’Huffington Post, circa 265 milioni di persone, ovvero il 4% del mondo, giocano a calcio. L’annata clivense è molto sofferta: la squadra è sempre in bilico in classifica tra la zona salvezza e quella retrocessione, ed entrambi i derby vengono persi (2-1 il primo, 1-0 il secondo). La seconda stagione in Serie C1 è, differentemente dalla prima, molto sofferto: il Chievo ottiene infatti la salvezza solo all’ultima giornata battendo il Pavia. Tuttavia, solo quest’ultimo incide in modo significativo nel campionato dei giallobù: Luiso riparte quasi subito, in direzione Avellino, dopo alcune incomprensioni con l’allenatore Alberto Malesani, Carparelli scende in campo 13 volte senza mai andare a segno, mentre Grabbi, ancora molto giovane, delude le aspettative andando in gol 2 volte in 18 partite. Con l’ingresso nel mondo professionistico il Chievo è costretto ad abbandonare il campo «Carlantonio Bottagisio», inadeguato ad ospitare le partite di Serie C2; allo stesso modo la società deve rinunciare alla denominazione Paluani Chievo, poiché, tra i professionisti, la ditta può comparire solo come sponsor. La stagione 1992-93 si apre con un lutto per la società veronese: il 15 settembre 1992 il presidente Luigi Campedelli muore improvvisamente per un attacco cardiaco.
La squadra parte bene, sulla scia della stagione precedente, ma il tecnico toscano si trova a gestire situazioni difficili, come quella di Cerbone che preferiva andare a giocare in serie A, forte delle 20 segnature nell’annata precedente. Da «il Paese Sportivo» dell’ottobre 1922, giornale salvato dall’alluvione di Firenze (1966) e conservato dall’Emeroteca della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze al deposito staccato del Forte Belvedere. Sul petto campeggiano ricamati in oro, oltre allo sponsor tecnico al centro, la patch FIFA che identifica gli spagnoli come campioni uscenti sulla destra e lo stemma nazionale sulla sinistra sovrastato dalla stella del Palmarès mondiale. Dal 1934 ha sempre partecipato alle qualificazioni al campionato mondiale e dal 1964 alle qualificazioni al campionato europeo. Successivamente perde il primo posto, ma lo riottiene a tre gare dal termine. La squadra torna quindi a chiamarsi Associazione Calcio Chievo, e inizia a disputare le loro gare interne nello stadio Marcantonio Bentegodi di Verona. 1990 – L’A.C. Imola si riorganizza e diviene Associazione Sportiva Imola Calcio. Associazione Sportiva L’Aquila 1931-32 · L’Aquila · Lecce · La squadra perde inoltre giocatori rilevanti come Stefano Fiore, per la fine del prestito, il giovane difensore Marco Zamboni, che era stato acquistato dalla Juventus, e l’attaccante Michele Cossato, maglia dell inter acquistato dal Venezia.