Questa forma di marketing ti darà grande visibilità e ti permetterà di costruire una forte associazione tra il tuo brand e il calcio. Associazione Calcistica Perugia Calcio, su Transfermarkt, siti magliette calcio Transfermarkt GmbH & Co. Perugia Calcio 2005-06 · AA.VV., Il Pallone d’Oro – Prima enciclopedia storica del calcio mondiale, Vol. L’ultimo cambiamento nelle prime divise Le Coq Sportif, prima della fine del rapporto di sponsorizzazione, si ebbe nell’ultimo anno (il 1984) e fu ancora una volta la modifica dello stemma: venne apportato sulle maglie il nuovo logo della FIGC. Dopo una complessa trattativa la società passa nelle mani di una cordata d’imprenditori locali presieduti da Tullio Capobianco. Nelle qualificazioni al Campionato mondiale del 2014 Andorra non segnò alcun gol e ne subì 30, perdendo tutte le partite in cui fu impegnata, di cui due per 0-5 contro Ungheria e Turchia. Successivamente Nicola Orsini (1331-1399), conte di Nola, la ereditò dallo zio Raimondo del Balzo (fratello della madre Sveva del Balzo) nel 1375 con la promessa di lasciarla a Raimondello e di unire i cognomi delle due famiglie Orsini-Del Balzo. Coppa Italia maggiore è arrivata al terzo posto nel girone finale, all’italiana, nel 1968-1969 e in semifinale nel 1994-1995 (in cui sfiorò la qualificazione alla Coppa delle Coppe in quanto, per ottenerla, sarebbe bastato raggiungere la finale della competizione anche senza vincerla).
2007-08 – 2º nel girone A di Eccellenza Piemontese. Nel 2007 il Foggia allenato prima da Stefano Cuoghi e poi da Salvo Fulvio D’Adderio vince la Coppa Italia Lega Serie C ma manca la promozione in Serie B, subendo nella finale dei play-off con l’Avellino un gol a novanta secondi dal termine. Rinforzatosi anche con il russo Igor’ Kolyvanov, da neopromosso nell’anno 1991-1992 il Foggia sfiora una clamorosa qualificazione alla Coppa UEFA, per poi chiudere il campionato al nono posto. Nel 1983 tornò in terza serie e nel 1984, dopo un fallimento la società divenne Foggia Calcio. Retrocessi dalla seconda serie nel 1936, i rossoneri tornarono nella seconda serie del calcio italiano otto anni più tardi. Il 5 luglio 1920, a seguito della fusione (annunciata preliminarmente il 12 maggio) della «Maciste» con l’Unione Sportiva Pro Foggia e l’Unione Sportiva Atleta, nacque lo Sporting Club Foggia, che debuttò solamente due anni più tardi, il 17 febbraio 1922 con la vittoria nell’amichevole con il 226ª Fanteria. In seguito alla ripartenza, i satanelli sono riusciti a tornare in Serie B (a diciannove anni di distanza dall’ultima apparizione) vincendo nel 2017 il campionato di Lega Pro.
In questo periodo di alternanza fra B ed A, i pugliesi furono allenati anche da Lauro Toneatto e Ettore Puricelli, che guidò la squadra foggiana in più occasioni, anche negli anni ottanta. Durante questo periodo la squadra rossonera alternò promozioni a retrocessioni fra Prima e Seconda Divisione. Ciò è dovuto al fatto che, ai suoi albori, la squadra azzurra fosse guidata da una «commissione tecnica» – di cui facevano parte allenatori dei club, dirigenti, preparatori atletici, arbitri e, talvolta, persino giornalisti sportivi -, anziché da una singola persona. La promozione in serie cadetta avvenne un anno più tardi (nel 1933), quando la squadra vinse sia il campionato che il girone finale. Dopo un altro campionato in Lega Pro Prima Divisione chiuso a ridosso della metà classifica nel girone A, il club non s’iscrive al campionato successivo per decisione del patron, fallita l’ennesima trattativa per la cessione della società. Nel 2014 arriva sulla panchina del Foggia Roberto De Zerbi, sotto la cui guida i rossoneri vincono per la seconda volta la Coppa Italia di Lega Pro battendo nella doppia finale del 2015-2016 il Cittadella. 11 in Serie B); e nella prima metà degli anni novanta, disputando quattro stagioni consecutive in massima serie, sfiorando la qualificazione in Coppa UEFA riscuotendo risonanza mediatica a livello europeo per aver espresso un calcio inedito, rapido e votato all’attacco sotto la guida del tecnico Zdeněk Zeman.
Dopo tre anni di Serie C intervallati da una breve apparizione in cadetteria durante la presidenza di Armando Piccapane, nel 1962 i rossoneri, presieduti da Domenico Rosa Rosa e guidati dal 1961 dall’allenatore Oronzo Pugliese, con giocatori quali Matteo Rinaldi e Cosimo Nocera conquistarono nuovamente la promozione in seconda serie. Il title sponsor, dalla stagione 1999-2000, viene spesso mostrato anche sulla lavagnetta luminosa usata dal quarto ufficiale per segnalare le sostituzioni e il recupero, e sui cartelloni posti appositamente dietro ai giocatori durante le interviste post partita a bordo campo. Antonio Toma è la denominazione che i giocatori del rione Zone diedero alla loro squadra, in memoria di un loro compagno caduto in guerra. 2015 ha assunto la denominazione Foggia Calcio S.r.l. Tornata in massima serie, la società riassunse la denominazione Unione Sportiva Foggia; pur disputando un buon girone d’andata, i dauni retrocessero e a fine stagione Maestrelli lasciò la panchina rossonera per quella della Lazio. 1958 conquistò la promozione in terza serie, anche grazie all’allargamento della categoria. Serie B ne seguirono quattro di C, dove nel 1951 i satanelli si avvicinarono ad una nuova promozione in cadetteria, senza raggiungerla in quanto battuti nello spareggio-promozione dallo Stabia.